Teresa Saponangelo

Vincitrice del David di Donatello alla migliore attrice non protagonista per È stata la mano di Dio (2021) dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

Nel 1995 lavora in Ferie d’agosto di Paolo Virzì e in Pianese Nunzio, 14 anni a maggio di Antonio Capuano. Nel 1996 interpreta Giusi per Le acrobate di Silvio Soldini: il film è girato proprio nella sua città natale, Taranto, e qui conoscerà Maria, cassiera in un supermercato, che vive con la figlia. Tra le parti più significative: Polvere di Napoli, in Tutto l’amore che c’è, viene diretta dal pugliese Sergio Rubini, con l’attore barese Michele Venitucci.  

Nel 2000, con il ruolo di Imma, viene candidata al Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista per In principio erano le mutande di Anna Negri, Poi è la protagonista in Fratelli di sangue di Nicola De Rinaldo (2001);

e in Te lo leggo negli occhi (2004) di Valia Santella è Chiara, la protagonista femminile. Nello stesso 2004 dà vita a “Tournesol“, un’associazione per mettere in scena i suoi progetti.

nella primavera 2006 è la protagonista femminile in un’opera prima per la regia di Silvana Maja, anche autrice del libro da cui è tratto il film, Ossidiana, in cui recita nella parte di Maria Palligiano, la pittrice napoletana morta suicida, con Renato Carpentieri nel ruolo di Emilio Notte.

Tra i film italiani della stagione 2007-2008 recita in Bianco e nero di Cristina Comencini. È la voce narrante di Vogliamo anche le rose, un documentario realizzato nel 2007 da Alina Marazzi. Partecipa ad alcuni corti. Infine Il Canto di Partenope, realizzato nell’ambito del convegno “il castello Svelato”, con sceneggiatura di Sandro Dionisio e Antonella Cilento. Nel 2021 interpreta il ruolo di Maria Schisa nel film È stata la mano di Dio, diretto dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

I limoni d’inverno (2023) protagonista con Cristian De Sica.